Marsala fu fondata nel 397 a.C. dai Fenici, fuggiti da Mozia dopo la
sconfitta subita dai siracusani. Presa prima dai romani e poi dagli arabi, a cui
deve il nome ( Marsah el Alì o MARSA ALLAH) divenne uno dei porti più importanti
del mediterraneo. L'industria vinicola fu introdotta da John Woodhouse nel 1773,
seguito dagli Ingham e dalla famiglia Florio. Nella storia del risorgimento,
Marsala è celebre per lo sbarco della spedizione dei Mille, condotto da
Garibaldi l'11 maggio 1860. Di particolare rilievo sono il complesso monumentale
San Pietro, il Teatro Comunale del sec. XVIII e l'ex Convento dell'Itria
restaurato ed adibito a uffici comunali. Nello Stagnone di Marsala c'è l'isola
di Mozia, la più importante colonia fenicia di Sicilia, con un bacino di
carenaggio dal fondo lastricato, fortificazioni, mosaici ed un museo
archeologico. Un fatto storico poco noto riguarda il vescovo marsalese
Pescasino: fu infatti egli che nel 444 stabilì la data della Pasqua, su
richiesta specifica fattagli da Papa Leone I.
Mozia, fondata dai Fenici intorno al VIII sec. a.C., è una piccola isola di 45 ettari dal cui sottosuolo affiorano i resti di
una antica civiltà ricca e rinomata nel suo tempo per il commercio e la produzione di tessuti tinti color porpora e per la ceramica.
Sita nella laguna dello Stagnone, Mozia dovette ben presto fortificare le mura della città essendo in una posizione strategica nel Mediterraneo.
Tuttavia questo non bastò a salvarla dall’assalto della flotta di Dionigi di Siracusa che la rase al suolo. Gli abitanti dell'isola furono costretti
a spostarsi sulla terraferma nella vicina Lilybeo, l’odierna città di Marsala .Mozia è raggiungibile dal mare con una barca e, con la bassa marea,
da una strada subacquea ancora percorribile a 50 cm di profondità, databile al V sec. a.C. L'atmosfera che circonda il visitatore è certamente mista
di storia e leggenda che spinge ad inoltrarsi nell’isola dove si può ammirare il "tophet", un’area sacra dove i Fenici solevano fare sacrifici agli dei.
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